giovedì 28 febbraio 2013

28 febbraio 1986, assassinato Olof Palme

il luogo dell'omicidio
Era sera quel freddo giorno del 28 febbraio 1986, la temperatura segnava -10°, quando il primo ministro di Svezia, il socialdemocratico Olof Palme, stava rientrando a casa assieme alla moglie Lisabeth. Erano stati al cinema, dove avevano visto I fratelli Mozart, film della svedese Suzanne Osten. Percorrevano la centralissima Via Sveavagen, quando un uomo armato gli sparò contro. Palme morì ufficialmente pochi minuti dopo la mezzanotte, mentre la moglie fu ferita lievemente.

L'omicido di Olof Palme resta ancora un mistero. A quasi 30 anni di distanza non è stato ancora trovato un colpevole (nel 1988 fu condannato all'ergastolo un pregiudicato svedese, che venne poi prosciolto in appello nel 1989) e nemmeno l'arma del delitto. Si sono fatte molte ipotesi sui motivi del suo assassinio, ma ancora oggi un'ombra di mistero avvolge la fine dell'ex primo ministro svedese.
Quel che è certo è che Olof Palme era stato incaricato di moderare una difficile situazione internazionale, quella della guerra tra Iraq e Iran (in corso da 6 anni) che era (molte conferme sono arrivate postume) una guerra sporca, che coinvolgeva forniture di armi, incontri con il terrorismo internazionali, con le reti clandestine del fondamentalismo islamico, con personaggi loschi come Saddam Hussein.
Da più parti si è ipotizzata quella che viene chiamata "la pista italiana", che coinvolge la Loggia P2 e la CIA.

Olof Palme, era nato a Stoccolma nel 1927. Dal 1969 alla sua morte fu presidente del Partito Socialdemocratico e per due volte fu primo ministro (dal 1969 al 1976 e dal 1982 alla sua morte). La sua azione era stata caratterizzata da alcune scelte in politica estera, scomode e coraggiose, come la contrarietà alla Guerra del Vietnam, la lotta contro le armi nucleari e la politica dell'apartheid in Sudafrica.
 
Ecco una ricostruzione di quello che può essere accaduto, dal Fatto Quotidiano

Il 28 febbraio avvenne anche:
- nel 1922, l'Indipendenza dell'Egitto

mercoledì 27 febbraio 2013

27 febbraio 1933, l'incendio del Reichstag


La sera del 27 febbraio 1933, andò rapidamente a fuoco il palazzo del Parlamento tedesco, conosciuto come Reichstag. Quando alle 21.14 i pompieri furono chiamati l'incendio si era già notevolmente propagato. Sul posto fu trovato Marinus van der Lubbe, un giovane comunista olandese, conosciuto come "agitatore e piromane", per molti ritenuto un ritardato mentale, che fu subito tratto in arresto. Pochi minuti dopo giunsero sul posto Hermamm Goring, che era Presidente del Parlamento e Adolf Hitler, da meno di un mese (30 gennaio 1933) Cancelliere del Reich. Fu dichiarato immediatamente lo stato di emergenza e nei giorni successivi furono arrestati quasi tutti i capi del partito comunista. Questo episodio è ritenuto dagli storici come uno degli elementi chiave dell'ascesa del nazismo in Germania.

Otto mesi dopo fu celebrato il Processo di Lipsia, dove tra gli imputati, oltre a Marinus van der Lubbe (che fu condannato a morte e decapitato il 10 gennaio 1934, a 25 anni), vi erano anche i comunisti "bulgari", guidati da Georgi Dimitrov (che furono assolti) che erano stati indicati dall'accusa come i mandanti dell'incendio. L'esecuzione di Marinus van der Lubbe fu molto criticata in quanto la condanna a morte fu ripristinata, con un decreto d'emergenza, emanato 24 ore dopo l'incendio del Reichstag, in cui si sospendevano anche gran parte dei diritti civili.

Gli storici hanno poi accertato, seppur con ancora molti lati oscuri, che l'incendio del Reichstag fu una precisa "strategia della tensione", attraverso la quale il regime nazista fece piazza pulita degli oppositori e si incamminò verso quella che sarà una delle pagine più nere per l'umanità.

Ecco un approfondimento sul sito Lager.it


martedì 26 febbraio 2013

26 febbraio 2001, l'Unione Europea firma il Trattato di Nizza

Il 26 febbraio 2001 l'Unione Europea (ovvero il blocco dei 15 paesi di allora) firma uno dei Trattati fondamentali per il futuro dell'organizzazione. Il Trattato, approvato l'11 dicembre del 2000 è entrato in vigore, dopo la ratifica degli stati membri, il 1 febbraio 2003.

Il trattato, che ha modificato parti dei Tratti di Roma del 1957 e di quello di Maastricht del 1992, ha introdotto riforme istituzionali che hanno permesso l'allargamento dell'Unione Europea ad altri stati. Oggi sono 27 gli Stati aderenti, mentre altri 8 sono candidati (dal 1 luglio 2013 entrerà anche la Croazia).

L'Unione Europea nasce come idea nel 1950 e si concretizza nel 1951 con la nascita della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) a cui aderiscono Germania Ovest, Francia, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo. Nel 1957, con i Trattati di Roma, si trasforma in Comunità Economica Europea (CEE), poi semplicemente Comunità Europea. Nel 1973 aderiranno Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca. Nel 1979 fu eletto il primo Parlamento Europeo, mentre nel 1981 entrò la Grecia.
Nel 1993, con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht, l'organizzazione assume il nome e le forme giuridiche attuali: Unione Europea.

Nonostante gli oltre 60 anni di vita, l'Unione Europea stenta ancora a decollare nella sua pienezza. La politica estera e la tenuta economica a fronte della nuove emergenza, appaiono i punti più critici dell'Unione.

Il Trattato di Nizza, da sito dell'Unione Europea

lunedì 25 febbraio 2013

25 febbraio 1964, Cassius Clay è campione del mondo


Quel martedì 25 febbraio 1964, il giovanissimo Cassius Clay (aveva 22 anni) - da tutti poi conosciuto come Muhammad Ali, dopo la conversione all'islam -  salì sul ring a Miami per sfidare il detentore del titolo mondiale della categoria pesi massimi Sonny Liston, "l'orribile orso". 
Al settimo round, Liston provato dai colpi di Clay, non si alzò dall'angolo al suono della campana e Clay fu dichiarato vincitore per "ko tecnico".
Iniziava con questo primo titolo mondiale l'ascesa tra i professionisti (lo era diventato nel 1961, l'anno dopo aver vinto a soli 18 anni, la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma nella categoria medio-massimi) del giovanissimo pugile che era destinato scrivere pagine indelebili della storia del pugilato.
La rivinciata con Liston vi fu il 25 maggio 1965, quando Muhammad Alì mandò al tappeto Sonny al primo minuto. Nella storia è rimasta l'immagine di Alì che invita Sonny, a terra, ad alzarsi e combattere. Ancora oggi si discute di incontri decisa dalla mafia.

Clay-Liston del 25 maggio 1965, dalla rete

Cassius Marcellus Clay è nato nel 1942. Dopo aver vinto l'Oro alle Olimpiadi di Roma del 1960, passò al professionismo. Nel 1964, dopo aver conquistato il titolo mondiale, si convertì all'islam cambiando il suo nome in Muhammad Alì e aderì alla Nations of Islam di Malcolm X.
Nel 1967 perse il titolo perchè si rifiuto di andare a combattere in Vietnam, pronunciando la storica frase "non ho nulla contro i Vietcong, loro non mi hanno mai chiamato negro", e per questa ragione fu radiato.
Riammesso al pugilato nel 1971, nel 1974 riconquistò il titolo dei massimi nello storico incontro di Kinshasa (Zaire) contro George Foreman, ricordato come "The Rumble of the Jungle". Detenne il titolo fino al 1978.
Combattè l'ultimo incontro nel 1981. Nella sua carriera 61 incontri, di cui 57 vinti (37 per KO), della quattro sconfitte, solo una volta per KO.
Oggi lotta contro il morbo di Parkinson.

domenica 24 febbraio 2013

24 febbraio 1945, l'assassinio di Ahmad Mahir Pasha

Quel giorno il Primo Ministro (lo era diventato il 10 ottobre 1944) Ahmad Mahir Pasha, aveva appena terminato, alla Camera dei Deputati, di leggere il decreto reale attraverso il quale l'Egitto dichiarava guerra alla Germania e al Giappone. Si era avviato verso il Senato, quando fu raggiunto da quattro colpi colpi mortali sparati al petto dalla pistola di Mahmud Essawy, giovane (28 anni) esponente nazionalista vicino al partito Wafd, contrario alle politiche egiziane considerate troppo "vicine" all'Inghilterra.


Ahmad Mahir, era nato nel 1988, di origine circassa (caucasica), da una influente famiglia di politici (il padre era stato vice-Minsitro e  il fratello maggiore quattro volte Primo Ministro). laureato in giurisprudenza nel 1903 all'Università del Cairo. Fu tra i protagonisti dei primi anni di vita (e di potere) del Partito Wafd (nato nel 1919 e il cui nome significa delegazione), occupando varie posizioni di prestigio, fino alla sua espulsione avvenuta nel gennaio 1938 per divergenze interne. Assieme a Mehmud Fatimi al-Nuquashi, anch'esso espulso dal partito fondarono il Partito Sadista. Il 10 ottobre 1944 il re Farouk lo nominò Primo Ministro. Il suo governo fu caratterizzato da un forte contrasto verso i Fratelli Mussulmani, contrari a qualsivoglia intesa con la Gran Bretagna.


sabato 23 febbraio 2013

23 febbraio 1892, Rudolf Diesel brevetta il suo nuovo motore

Il 23 febbraio 1892, l'inventore tedesco, nato a Parigi, Rudolf Christian Karl Diesel, si recò all'ufficio brevetti di Berlino per depositare la sua invenzione. Si trattava di un motore, che a differenza di quelli tradizionali, sfruttava la compressione del carburante (oggi gasolio) invece che l'accessione elettrica del carburante (benzina). Al brevetto fu dato il numero 67207.

Forse nemmeno Diesel si immaginava che la sua invenzione sarebbe giunta, con enorme successo fino ai nostri giorni. Nonostante nel 1900 Diesel presentò all'Esposizione Universale di Parigi  il primo prototipo di motore ad un pistone, alimentato da olio di arachidi, l'uso massiccio della sua invenzione iniziò ben oltre la sua morte avvenuta nel 1913.
Infatti nel 1910 il motore diesel fu istallato sulla prima nave (e fu molto usato durante la prima guerra mondiale ), nel 1912 fu costruito il primo treno con un motore diesel, nel 1914 il primo aereo, nel 1927 i primi autobus e autocarri e solo nel 1936 la Mercedes produsse la prima auto con motore diesel.In realtà fino agli anni '80 sarà considerato, in quanto rumoroso, più adatto solo ai trasporti pesanti.

Rudolf Diesel era nato nel 1858 a Parigi da una famiglia di artigiani tedeschi (suo padre lavorava il cuoio). Nel 1870 si trasferì con la famiglia a Londra, per poi rientrare in Germania dove studio meccanica. Divenne allievo prediletto di Carl von Linde, l'inventore del frigorifero. Ma la sua passione furono i motori. Dopo aver inventato il motore che porta il suo nome, si trasformò in industriale cominciando a produrre motori. Quando nel settembre 1913 Rudolf Diesel scomparse durante una traversata della Manica (il suo corpo fu ritrovato qualche settimana dopo) si ipotizzò anche un omicidio per evitare che vendesse segreti tecnici sui motori, alla vigilia della guerra mondiale. In realtà sembra che il suo sia stato un suicidio a causa delle pessime condizioni economiche in cui versavano i suoi stabilimenti.
Grande inventore e pessimo industriale, sembrerebbe.

Una breve descrizione del funzionamento del motore diesel

il 23 febbraio, anche:
- 23 febbraio 1969 - L'assassinio di Eduardo Mondlane, leader del Frelimo (Mozambico) - su Sancara

venerdì 22 febbraio 2013

22 febbraio 1931, varata l'Amerigo Vespucci, la più bella nave del mondo

Il 22 febbraio 1931 a Castellammare di Stabia, nei pressi di Napoli, venne varata la nave scuola "Amerigo Vespucci", un veliero di oltre 80 metri, destinato a diventare una delle più conosciute navi-scuola del mondo. Parte della sua notorietà è dovuta all'episodio che avvenne nel 1962, quando la portaerei americana US Independence (CVA-62) incrociando nelle acque del Mediterraneo un veliero italiano lampeggiò il segnalatore chiedendo: «Chi siete». La risposta fu: «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana». La nave statunitense rispose «Siete la più bella nave del mondo».

Costruita su di un progetto del 1925 di Francesco Rotundi (aveva anche un veliero gemello, la Cristoforo Colombo, varata nel 1928, ceduta all'Unione Sovietica nel 1949 come risarcimento di guerra e distrutta in un incendio nel 1963) sul modello del "Monarca", l'ammiraglia della Reale Marina delle Due Sicilie, progettata da Sabatelli.

L'Amerigo Vespucci, è diventata il simbolo della marineria, della formazione al mare e alla vita. Nella sua lunga storia ha ospitato migliaia e migliaia di allievi che hanno vissuto esperienze straordinarie. Vederla a vele spiegate (sono oltre 2600 i metri quadrati di tela olona) è sempre un'emozione e un piacere (nel 2007 è stata ristrutturata nei cantieri di Genova). Evoca pensieri e ricordi sulla vita in mare e sulla straordinaria capacità dell'uomo di creare opere funzionali di enorme bellezza. Si racconta che i transatlantici che incrociano la Vespucci in mare, spengano i motori e le concedono la precedenza in segno di grande rispetto.

Il sito della Marina Militare sulla Vespucci 
Ecco invece un sito dedicato alla Vespucci

giovedì 21 febbraio 2013

21 febbraio 1965, la fine di Malcolm X




Il 21 febbraio 1965, Malcolm Little (per tutti Malcolm X) stava iniziando a parlare dal palco del Manhattan's Audubon Ballrom, quando tre uomini, gli scaricarono addosso 16 colpi di pistola e fucile. Finì così, a 39 anni, l'intensa e controversa vita di uno dei simboli americani. Ad ucciderlo furono tre attivisti della Nazione dell'Islam subito catturati: Talmadge Hayer (l'unico reoconfesso), Norman Butler e Thomas Johnson. Hayer è uscito dal carcere nel 2010, dopo aver scontato 45 anni.

La storia e la vita di Malcolm X sono state controverse e spesso al limite, e non tutto è ancora chiarito. Certo è che l'evoluzione del suo pensiero (e soprattutto delle sue azioni) è stato repentino e complesso.


Malcolm Little era nato nel Nebraska il 19 maggio 1925. Trasformò il suo cognome in X, perchè agli schiavi un tempo veniva assegnato il cognome del padrone (Little fu quello assegnato ai suoi antenati). Il padre, un predicatore, morì sotto un tram nel 1931 (Malcolm sostenne che fu assassinato per questioni razziali). La madre, meticcia (era figlia di una donna violentata da un bianco) finì, a seguito della morte del marito, per cadere in una forte depressione e Malcolm fu affidato, nel 1939, a dei tutori. Dopo il diploma, dove era stato un bravo studente, abbandonò gli studi e visse di espedienti conoscendo il carcere, la droga e molteplici attività illegali. Fece il lustra scarpe e il cameriere e infine si trasferi ad Harlem. Condannato a 10 anni di reclusione (per furto e possesso di armi) il 12 gennaio 1946. Nel 1948 mentre era in carcere ebbe modo di conoscere la setta islamica nazionalista "Nations of Islam" (NOI). Rimase affascinato dagli insegnamenti del suo leader Elijah Muhammad. Uscito dal carcere nel 1952 divenne il "vice" di Elijah. Si sposò nel 1958 ed ebbe sei figli (l'ultimo nato dopo la sua morte). Nel 1963 iniziò ad allontanarsi dal movimento Nations of islam, uscendone definitivamente, ed in modo polemico, agli inizi del 1964. Nello stesso anno si recò in pellegrinaggio alla Mecca, dove torno con un pensiero ancora mutato che affermava che "l'islam era capace di abbattere qualsiasi barriera razziale" e che "da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi - cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti - alcuni sono addirittura degli "Zio Tom"! Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi". Il suo pensiero stava iniziando ad abbracciare tutte le lotte dei neri, in ogni angolo del pianeta, e questo a qualcuno certo non comodava.

Il 14 febbraio 1965, una settimana prima del suo assassinio, la famiglia di Malcolm X sopravvisse ad un attentato dinamitardo, poco prima qualcuno aveva tentato di avvelenarlo.
Ai suo funerali ad Harlem, parteciparono un milione e mezzo di persone.

Si è sempre cercato di rinchiudere in una sorta di vendetta (anche per non nobilissimi motivi) all'interno del Nations of Islam la morte di Malcolm X. Sicuramente era diventato un uomo potente, scomodo e che conquistava sempre di più le menti delle nuove generazioni, non solo nere. Per qualcuno andava eliminato.

Su Malcolm X è stato girato da Spike Lee nel 1992 un monumentale film sulla sua vita.

Ecco il sito ufficiale di Malcolm X
Questo è invece un sito italiano dedicato a Malcolm X

mercoledì 20 febbraio 2013

20 febbraio 1872, inaugurato il Metropolitan Museum of Art

L'inaugurazione del Museo, da wikipedia
The Met, come spesso viene chiamato il Metropolitan Museum of Art di New York, è uno dei più importanti musei del mondo. Con oltre 2 milioni di opere, divise in 19 settori che spaziano dall'antico Egitto all'arte contemporanea, è anche uno dei più grandi (quasi 200 mila metri quadri) musei del nostro pianeta.
Era il 20 febbraio del 1872 quando il Museo fu inaugurato nella sua prima sede, un palazzo al numero 681 della Quinta Strada. All'apertura il museo poteva contare sulle opere (quasi duecento) della collezione privata del suo primo direttore, John Taylor Johnston, un dirigente della ferrovia.
L'attuale edificio dove è ospitato, in stile neogotico, fu inaugurato nel 1874 ed è frutto del lavoro degli architetti Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould. L'edificio è stato ingrandito più volte ed oggi è circa 20 volte più grande di quello del 1880.
Oggi il Museo è visitato da oltre 6 milioni di persone all'anno (dati 2011 a cura del The Art Newspeper) ed è al secondo posto nel mondo, dopo gli 8 milioni di vistatori del Louvre di Parigi.

Un Caravaggio (Concerto, 1595), esposto al Museo
Il sito Cultor Collage, classifica il Metropolitan Museum al secondo posto (dopo il Louvre) tra i migliori musei del mondo.

Ecco il sito ufficiale del Metropolitan Museum of Art
Ecco la lista di tutte le esposizioni non permanenti che sono state fatte al The Met dal 1870 al 2011