sabato 12 aprile 2014

12 aprile 1961: Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio

Il decollo avvenne alle 9.07, ora di Mosca, del 12 aprile 1961. A bordo del Vostok 1 vi era il pilota russo Jurij Gagarin, di 27 anni. La missione non era stata annunciata, bensì tenuta segreta. Raggiunse l'altezza orbitale di 302 chilometri, viaggiando a 27.400 chilometri l'ora. Il volo durò 88 minuti e alle 10.20 la navicella ritoccava il suolo terrestre, tra la folla festante. Gagarin diventava così il primo uomo ad aver visto la Terra dallo spazio ed un eroe nazionale sovietico. L'Unione Sovietica aveva sconfitto gli Stati Uniti nella corsa allo spazio. I quali seppero riemergere 8 anni dopo con la conquista della Luna.


Gagarin, nato nel 1934 da un'umile famiglia, era stato costretto ad interrompere gli studi, dove eccelleva nelle scienze, a causa della guerra. Alla fine del conflitto si diplomò in metalmeccanica e nel 1955, dopo essersi appassionato al volo, si iscrisse ad un aeroclub.
Già nel 1957, grazie alle sue doti, era all'Accademia Aeronavale e nel 1959 fu selezionato per il programma spaziale russo.
Scelto come primo uomo a volare nello spazio, collaborò ad altre missioni spaziali (non tutte così fortunate), senza rivolare (fonti ufficiali sostengono che le autorità russe non volevano rischiare la vita di un eroe nazionale).

Il 27 marzo 1968, quando aveva 34 anni, perse il controllo del suo piccolo caccia MIG (probabilmente entrando nella scia di turbolenza di tre grandi caccia) schiantandosi al suolo. Così morì l'eroe sovietico, inviato da molti per la sua fama.

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