martedì 6 maggio 2014

6 maggio 1976, trema la terra in Friuli

Erano le 21.00 del 6 maggio 1976, quando la terra tremò in Friuli. La scossa di magnitudo 6,4 della scala Richter, avvertita in tutto il nord-est italiano, con epicentro vicino al paese di Gemona, fu devastante. 


Interi paesi ridotti ad un cumulo di macerie, molti dei quali irraggiungibili a cause dell'interruzione dei collegamenti stradali. Paesi che da secoli erano adagiati su montagne in meno di un minuto furono ridotti a pietre. Sotto, tanti, tanti morti. Solo alla fine si poterono contare, quasi mille (989 per la precisione). Oltre 100 mila gli sfollati, interi comuni, come Gemona e Osoppo, completamente rasi al suolo. 


La ricostruzione fu rapida e immediata. Nonostante le scosse di assestamento e un nuovo sciame sismico nel settembre dello stesso anno (con scosse simili a quella della maggio), dopo solo 10 anni, tutto era tornato "come prima". Ma, il terremoto ha segnato per sempre quella regione.

Ricordo con molta chiarezza quella sera, avevo 12 anni e per la prima volta nella mia vita sentii un terremoto. Certo ero a Venezia, distante oltre 100 chilometri dall'epicentro ma, la sensazione di instabilità fu forte e paurosa. Ricordo le urla di mia madre che ci invitava a scendere in giardino (abitavamo al terzo piano), ricordo le scale che tremavano e una folla enorme di persone in strada. Tutti infatti si riversarono per le strade e molti passarono la notte in macchina o in giardino. Per noi ragazzi fu anche un gioco.
Poi le notizie che giungevano per radio, sempre più drammatiche e infine le prime catastrofiche immagini. Tristezza enorme.

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