giovedì 27 marzo 2014

27 marzo 1977, il più grave disastro aereo della storia

Erano le 17.06 all'aeroporto Los Rodeos di Tenerife (oggi Tenerife North Airport) quel 27 marzo 1977 quando una collisione tra due aerei, due Boeing 747 (uno dell'olandese KLM e l'altro dell'americana PAN-AM) sull'unica pista provocò complessivamente 583 morti (vi furono anche 61 superstiti nel volo americano).

Un disastro, oggi impossibile, che fu frutto di una serie di sfortunate coincidenze, di errori di comunicazione tra torre e cabine e delle scarse strumentazioni del tempo.

Entrambi gli aerei, uno partito da Los Angeles e l'altro da Amsterdam, avevano come destinazione l'aeroporto Las Palmas sull'isola di Gran Canaria. Quel giorno però, alle 13.15, una bomba esplose nello scalo di Las Palmas, senza provocare morti (la polizia avvisata 15 minuti prima, riuscì ad evacuare lo scalo - vi furono comunque 8 feriti), ma sufficiente a far chiudere lo scalo.

Il traffico fu dirottato su Tenerife. Il volo KLM atterrò alle 13.38, mentre PAN-AM (che aveva chiesto invano di attendere in volo la riapertura di Las Palmas) alle 14.15.

La situazione allo scalo era caotica. L'aeroporto disponeva di un'unica pista e di una "corsia" (taxiway) di rullaggio. Le autorità portuali decisero, in emergenza, di usare metà della corsia di rullaggio per il parcheggio e di gestire il rullaggio nella direzione opposta del decollo fino a metà pista (uscita 3), per poi rientrare nel rullaggio per l' approccio al decollo. Un'altra fatalità, vi è nebbia, abbastanza fitta con visibilità a 150 metri.


Alle 16.32 KLM è autorizzato al rullaggio e PAN-AM al seguito. La procedura doveva essere rullaggio in pista di PAN-AM fino ad uscita 3, conclusione del rullaggio nella taxiway e pronti al decollo. Stessa procedura per KLM, dopo l'ingresso nella taxiway, autorizzazione al decollo di KLM.

Qui avvengono una serie di incomprensioni, dovute, in accordo con le inchieste, all'imperfetto uso dell'inglese e ad interferenze radio. Al tempo, solo gli aeroporti grandi avevano un radar di terra (era una tecnologia piuttosto recente) e lo scalo di Tenerife ne era privo.

Quando KLM è in pista pronto al decollo, il pilota chiede autorizzazione al decollo con "We are now taking-off". La torre che aveva appena autorizzato PAN-AM al rullaggio in pista comunica "OK! Stand by for take-off", la registrazione audio riporta "OK!...for take-off". KLM parte, motori al massimo. 
PAN AM, inspiegabilmente, non esce all'uscita 3 come comunicato (ad onor del vero vi era stato uno scambio tra torre e cabina su che uscita prendere), ma si avvia verso l'uscita 4. Il pilota della PAN-AM a quel punto vede (ricordiamoci che c'era nebbia fitta, visibilità 100 metri) l'aereo della KLM e sterza verso l'uscita in modo brusco. Il pilota KLM, oramai lanciato e impossibilitato ad evitare l'impatto, tenta l'unica cosa possibile: anticipare il decollo. L'aereo sale, ma non sufficientemente, e il carrello tocca l'aereo PAN-AM. L'aereo viene scoperchiato e prende fuoco. KLM vola qualche centinaio di metri, stalla e cade, prendendo fuoco.  E' il disastro. I 6 vigili del fuoco in servizio poco possono fare.







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