venerdì 31 gennaio 2014

31 gennaio 1977, inaugurato il Beaubourg a Parigi

Il 31 gennaio 1977 nel pieno centro di Parigi si inaugura il Centro Nazionale d'Arte e di Cultura "Georges Pompidou", che è universalmente conosciuto come Beaubourg (cioè il nome della strada e della piazza dove è stato costruito).


Oggi è un'istituzione che si occupa di arte moderna e contemporanea (in tutte le sue declinazioni), con oltre 70 mila opere esposte su di una superficie complessiva di 7500 mq, una enorme biblioteca e attività culturali che si svolgono ogni giorno per tutto l'anno.

La struttura fu costruita grazie all'impegno e alla determinazione di Georges Pompidou (a cui è dedicato e che fu Presidente della Francia dal 1969 al 1974, quando morì). Fu costruito nel centro di Parigi (nella stessa area la destinazione urbanistica era la biblioteca cittadina), con il chiaro intento di rivitalizzare l'ambiente culturale parigino.
Nel luglio 1971 una commissione internazionale esaminò 681 progetti pervenuti. Fu scelto quello di Renzo Piano, Gianfranco Franchini e Richard Rogers.

Ecco il sito ufficiale del Centro

giovedì 30 gennaio 2014

30 gennaio 1948: assassinato il Mahatma Gandhi

Il 30 gennaio 1948, a New Delhi, erano le 17 e Gandhi, come di consueto, si recava nei giardini della Birla House per la preghiera pomeridiana, assieme a due sue pronipoti e ad una folla che lo accompagnava in ogni suo spostamento. Il suo fisico, a dispetto dell'eta (aveva 79 anni) e di molte sofferenze patite, era ancora integro, il suo pensiero lucido e intenso e la sua anima immensa come il suo nome.
Un estremista indù, Nathuram Godse, si avvicinò, si inchinò in segno di rispetto, salutò e sparò 3 colpi con una Beretta M34, uccidendo il Mahatma. Erano le 17.17.


Finiva così, la vita di uno degli uomini più straordinari che hanno camminato sul nostro Pianeta. Un uomo che con il suo pensiero, con il suo carisma, con la sua forza interiore e con la sua fermezza, ebbe la meglio sull'Impero Britannico, decretando dopo decenni di lotta non-violenta la fine dell'occupazione coloniale e la nascita dell'India e del Pakistan.

Proprio l'indipendenza dei due paesi fu l'origine del suo assassinio. Ghandi che aveva lottato fino all'ultimo minuto per  mantenere unite la comunità indù e quella mussulmana, auspicando in un unico grande paese multiculturale, affermò che il giorno dell'indipendenza del Pakistan e dell'India (14-15 agosto 1947) rappresentava per lui un momento di grande tristezza.

Le violenze che scoppiarono e la guerra successiva, lo costrinsero a lottare ancora per la pace e per il riconoscimento della libertà di culto in entrambi i paesi. Gandhi chiese con forza, oltre alla fine delle violenze, che il governo indiano pagasse a quello pakistano la somma stabilita (550 milioni di rupie) nell'atto della separazione. Quest'ultima sua posizione fu la goccia che facendo traboccare il vaso, armò le mani dell'estremismo.

Gandhi lasciò oltre al suo universale esempio di rettitudine e di semplicità, un patrimonio immenso di riflessioni, scritti, pensieri che ancora oggi guidano molte menti del nostro mondo.

Sulla vita di Gandhi vi rimando a Wikipedia, tanto per partire

mercoledì 29 gennaio 2014

29 gennaio 1996: brucia il Gran Teatro La Fenice


Il 29 gennaio 1996 nel tardo pomeriggio, le fiamme avvolsero il Teatro La Fenice di Venezia, i vigili del fuoco, prontamente intervenuti, lottarono l'intera notte per aver ragione dell'incendio. Per chi conosce la città di Venezia, l'intervento non fu facile. Domare l'incendio senza autobotti, tra un intrigo di strette calli (stradine) è una missione da veri eroi. I vigili fecero il possibile (dopo questo incendio a Venezia verrà installata un rete antincendio nuova ed efficiente). Al mattino la scena fu drammatica: l'intero Teatro, per la seconda volta nella sua storia (la prima avvenne il 13 dicembre 1836) era completamente distrutto dalle fiamme.

Il mondo intero pianse la perdita di un luogo di cultura meraviglioso, un gioiello che era stato protagonista - sin dal giorno della sua inaugurazione avvenuta il 16 maggio 1792 - delle più belle pagine della musica e del teatro.

La città di Venezia, e non solo, si strinse attorno al "suo teatro", che proprio come il suo nome (l'immortale uccello descritto da Erodoto) sarebbe rinato "dov'era e com'era". Proprio mentre ci si attrezzava per la sua ricostruzione, le indagini della magistratura portarono ad una verità ancora più amara.

L'incendio aveva origine dolose. I due colpevoli, elettricisti di una ditta che stava eseguendo dei lavori di manutenzione, sapendo di rischiare di incorrere in una penale per il ritardo accumulato nel loro lavoro, pensarono bene di provocare un piccolo incendio. Le fiamme divampate, sfuggendo al loro controllo e a quello dei vigili del fuoco, fecero il resto.

Una banale questione di pochi spiccioli aveva distrutto una patrimonio dell'intera umanità.

Dopo altre peripezie (ditte appaltatrici rimosse e contenziosi giudiziari), dopo oltre 7 anni, il 14 dicembre 2003 il Gran Teatro La Fenice riaprì, ancora nel suo splendore, le sue porte al mondo.

martedì 28 gennaio 2014

28 gennaio 1986 : esplode lo Space Shattle Challanger

Il 28 gennaio 1986, sotto gli occhi di mezzo mondo che seguiva in diretta televisiva il lancio della sonda spaziale, si consumava il primo (e più grave) incidente spaziale della storia. La navicella Space Shuttle Challenger, che era entrata in servizio il 4 aprile 1983, si accingeva a compiere la sua decima missione, denominata STS 51 L, 73 secondi dopo il decollo, a causa di un guasto ad una guarnizione del propellente solido di un razzo, esplose.

il momento dell'esplosione, foto Wikipedia
L'esplosione fu intensa e repentina. I sette astronauti, 5 uomini e due donne, morirono tutti.
Tra di loro Christa McAuliffe, che doveva essere la prima astronauta-insegnante a tenere lezioni in diretta dallo spazio.

Quella del Challanger fu il primo incidente mortale di una missione spaziale (nel 1967 3 astronauti americani morirono durante un'esercitazione). Il 1 febbraio 2003 avvenne un'altra tragedia con l'esplosione del Columbia, che causò la morte di altri 7 astronauti. Ad oggi il conto complessivo è di 18 morti durante le missioni spaziali. 

Ecco il filmato della diretta della CNN

lunedì 27 gennaio 2014

27 gennaio 2010, Steve Jobs presenta l'Ipad

Oggi i tablet ci accompagnano nella nostra vita quotidiana. Ve ne sono di ogni marca, di ogni grandezza e di ogni prezzo. Eppure la loro storia inizia solo 4 anni fa, quando il 27 gennaio 2010, durante una conferenza di Apple, allo Yerba Buena Center di San Francisco, un già malato Steve Jobs (morirà il 5 ottobre 2011), presenta l'Ipad.



Un dispositivo nuovo che desta, come oramai avviene dopo il grande successo dell'Ipod prima e dell'Iphone dopo, grande attenzione e critiche da parte del pubblico. Il web si scatena (oramai le novità vengono vagliate e discusse nel mondo virtuale) e si divide tra gli entusiasti e i critici.


L'Ipad rivoluzionerà la storia delle comunicazioni e del mercato dell'informatica. Il 3 aprile 2010, quando il prodotto, per il primo giorno, venne venduto negli USA, si bruciano 300 mila dispositivi, che a fine mese diventarono un milione e a fine anno 10 milioni. In Italia l'Ipad sarà venduto a partire dal 28 maggio 2010.


Ad ottobre 2013 la Apple ha dichiarato di aver venduto 170 milioni di tavolette.


Un successo enorme, quello della tavoletta, che costringerà i concorrenti e il mercato della telefonia e dei computer a rincorrere la casa di Cupertino.
Seguiranno poi nuove versioni (siamo alla quarta generazione) che sempre più risponderanno alle esigenze dei clienti.

L'ipad viene fabbricato in Cina presso la Foxconn, un colosso dell'elettronica, che oggi conta oltre un milione di dipendenti, di cui circa 450 mila in un'unica fabbrica.

mercoledì 15 gennaio 2014

15 gennaio 1919: la fine di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht

Il 15 gennaio 1919, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, due rivoluzionari socialisti tedeschi furono rapiti dalle milizie volontarie dei Freikorps, assieme ai corpi speciali tedeschi, condotti all'Hotel Adlon di Berlino, torturati e assassinati. I loro corpi furono gettati in un canale e ritrovati mesi dopo.

Finiva così la vita di due rivoluzionari, socialisti e marxisti, teorici dell'anti-militarismo di inizio secolo, che avevano pensato, studiato e lottato per un mondo diverso e i cui destini si erano incrociati.

Liebknecht, avvocato rivoluzionario, aveva aderito al partito Socialidemocratico Tedesco (di cui era stato anche deputato) rappresentandone l'ala di sinistra e anti-militarista (si era apertamente scontrato contro l'intervento tedesco nella prima guerra mondiale).
La Luxemburg, di origine polacca (il suo vero nome era Rozalia Luksenburg) era una filosofa, teorica del socialismo rivoluzionario che dopo aver aderito al partito Socialdemocratico, contribuì alla nascita del Partito Comunista. Rappresentò l'anima pacifista del socialismo e insieme a Liebknecht costituì nel 1915 la Lega Spartachista, un movimento rivoluzionario socialista che nel gennaio 1919 si sollevò contro il governo socialdemocratico tedesco.

Entrambi nel corso della loro vita furono più volte arrestati (e condannati) per le loro idee. Hanno lasciato un ricco patrimonio di scritti, critiche e analisi che hanno accompagnato sul piano teorico le idee rivoluzionarie del mondo intero e la nascita del comunismo europeo.

La sollevazione del gennaio 1919, fu la loro condanna a morte. Entrambi avevano 48 anni.

Rosa Luxemburg fu tra le prime donne ad essere uccisa per le sue idee rivoluzionarie.

Ecco un blog dedicato alla vita di Rosa Luxemburg
Ecco una completa biografia di Rosa Luxemburg

Il 15 gennaio è successo anche:


lunedì 13 gennaio 2014

13 gennaio 2012, la Costa Concordia affonda al Giglio



Erano le 21.42 del 13 gennaio 2012, quando la nave crociera Costa Concordia urtò uno scoglio all'isola del Giglio. Poche ore dopo, mentre la nave era inclinata sul fianco a pochi metri dalla riva, si consumava sotto gli occhi di tutti, un'atroce sciagura. Dei 4229 passeggeri a bordo, 32 non riusciranno a salvarsi.
Già al mattino era chiara la dinamica dell'incidente. Il comandante, Francesco Schettino, durante una manovra di "inchino" (la pratica in uso di salutare i porti e le isole, avvicinandosi pericolosamente), tocca lo scoglio, il quale apre una falla di 70 metri sulla chiglia.
Quando si accorge che la nave affonda, la porta verso riva facendola incagliare (questo gesto riesce forse a contenere il numero dei morti?), mentre la nave si inclina su di una fiancata. Da una drammatica telefonata tra il comandante e la Capitaneria di Porto (al telefono Gregorio di Falco), resa pubblica già al mattino, si apprende che Schettino ha abbandonato la nave quando questa doveva ancora essere evacuata completamente.
Un gesto, che nella marineria, significa una sola cosa: codardia.


Il resto è cronaca recente che ben conosciamo. Vi è un processo in corso e a breve la nave, dopo essere stata recentemente raddrizzata, verrà condotta in un porto dove sarà demolita.

La Costa Concordia, nave costruita nei cantieri di Sesti Ponente dalla Fincantieri e varata il 2 settembre 2005, è lunga 290 metri, larga 35,5 metri, alta 70 metri e pesca 8,2 metri. Può arrivare ad ospitare 4880 persone (di cui 1100 di equipaggio).

L'eccezionalità di questo naufragio è stato l'estrema vicinanza alla terra (non sono mancate le gite turistiche per osservare e fotografare il relitto) e l'enorme impatto mediatico che ha avuto sin dalle prime ore. Il raddrizzamento è stata seguito in diretta dal mondo intero.




Oggi avvenne anche:

- 13 gennaio 1963, Golpe in Togo (il primo dell'Africa Nera indipendente)