martedì 23 luglio 2013

23 luglio 1952, Liberi ufficiali prendono il potere in Egitto


Il 23 luglio 1952 i "Liberi Ufficiali" guidati da Muhammad Neghib e Gamel al Nasser prendono il potere in Egitto. A oltre 60 anni di distanza, fatto salvo una breve parentesi, il potere è ancora e saldamente nello loro mani. 

Ecco il link al post di Sancara

sabato 20 luglio 2013

20 luglio 1969, l'uomo è sulla Luna

Il 20 luglio 1969 segna una data storica, forse più simbolica che reale. Poco dopo le 20 la missione Apollo 11 (partita il 16 luglio) con il suo Modulo Lunare  ("Eagle") toccò per la prima volta nella storia dell'Uomo, il suolo della Luna.

A bordo due uomini Neil Armstrong (che sarà anche il primo uomo ad allunare a piedi poche ore dopo) e Buzz Aldrin (il terzo uomo dell'equipaggio, Michael Collins, resterà nell'orbita lunare alla guida del modulo di Comando ("Columbia"). La missione terminò il 24 luglio con l'ammaraggio in Oceano Pacifico.


Il mondo intero si fermò a seguire gli eventi di Apollo 11 (fu una delle prime e più importanti trasmissioni televisive in mondovisione). La missione segnava anche un punto a favore della tecnologia spaziale americana da oltre un decennio in concorrenza con quella sovietica.

Di Armstrong resteranno per sempre le sue parole pronunciate una volta toccato il suolo lunare "That's one small step for man, one giant leap for mankind ". In realtà quel grande passo per l'umanità, fu più simbolico che reale. Dopo alcuni fallimenti e soprattutto a fronte del fatto che la Luna non  offriva "nulla di interessante" i programmi lunari furono lentamente abbandonati. Oggi le frontiere spaziali sono altre e meno sensazionali.

Ecco la diretta televisiva della RAI in quell'occasione

venerdì 19 luglio 2013

19 luglio 1992, eliminato Paolo Borsellino

Il 19 luglio 1992 mentre il Procuratore anti-mafia di Palermo, Paolo Borsellino, si avvicinava alla sua macchina,  100 chili di esplosivo, contenuti in una Fiat 126 in Via d'Amelio a Palermo, detonarono. Paolo Borsellino e 5 uomini della sua scorta morirono dilaniati.
Nelle scorta vi erano Emanuela Loi (25 anni, prima donna della Polizia a morire in Servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.


La mafia (ma chi c'era realmente dietro?), dopo l'assassino di Giovanni Falcone  avvenuto il 23 maggio 1992, aveva dato un'altro fortissimo segnale allo Stato.

Ad oltre 20 anni di distanza ancora sono molti i misteri che ruotano attorno a queste morti. Molti elementi sono ancora molto poco chiari, in particolare le relazioni con la politica e con lo Stato. Quella della mafia non è stata una azione studiata da qualche padrino (come qualcuno vuol far credere), ma una precisa strategia che non poteva essere messa in atto senza una relazione con gli apparati dello Stato.

Ecco l'ultima lettera scritta da Borsellino

Ecco invece un mio ricordo.
Ero arrivato da soli 10 giorni in Gambia. Le comunicazioni allora erano scarse (non c'era Internet, non c'erano i cellulari e dove abitavo non vi era nemmeno il telefono).
Nel tardo pomeriggio del 19 luglio mi recai, dopo aver fatto 120 chilometri di auto, a Soma dove vi era un piccolo ufficio telefonico. Inviai un fax urgente alla mia ONG di Milano, che richiedeva una risposta immediata. Aspettai bevendo una birra e fumando una sigaretta seduto su un caffè che affacciava sulla strada. Dopo un'ora, Fanta, la ragazza dell'ufficio, mi avvisò che era giunto il mio fax. Mezza pagina scritta al computer di risposta al mio quesito e sul fondo una scitta a mano " Dopo Falcone oggi hanno ammazzato Borsellino e la sua scorta. Si respira una brutta aria. Bacio Anna". Così appresi della morte di Paolo Borsellino.

giovedì 18 luglio 2013

18 luglio 1995, muore Fabio Casartelli

Ricordo ancora quel triste pomeriggio d'estate del 1995. Era il 18 luglio 1995, si correva la 15° tappa del Tour de France e durante la discesa del Colle di Portet-d'Aspet, Fabio Casertelli, giovane ciclista della Motorola (la squadra di Lance Armstrong) scivolò, sbattendo violentamente la testa sul paracarro. 

Furono attimi drammatici, le telecamere mostravano il corpo di Fabio sulla strada, che non dava segni di vita, in un lago di sangue: si capiva che era successo qualcosa di molto grave. Fabio, comasco di 25 anni, da 2 anni professionista (era stato medaglia d'oro alle Olimpiadi di Barcellona 1992), morì durante il trasporto in elicottero senza aver mai ripreso conoscenza.

Fabio, come era consuetudine a quel tempo, non indossava nessuna protezione. Nonostante quel terribile incidente, bisognerà attendere un'altra morte, quella di Andrei Kivilev, nel 2003, per rendere obbligatorio il casco di protezione.

La morte nello sport è, semmai, ancora più difficile da accettare.



lunedì 15 luglio 2013

16 luglio 1965, si inaugura il traforo del Monte Bianco

Il 16 luglio 1965 fu inaugurato quello che fino al 1980 sarà il tunnel stradale più lungo al mondo: il traforo del Monte Bianco.
Il progetto approvato nel 1946, prese ufficialmente il via nel 1949 con un accordo bilaterale Italia-Francia. I lavori partirono sulla carta nel 1957 con la nascita di due società per azioni statali (una francese, l' ATMB e una italiana, l'SITMB - oggi Autostrade Spa) che hanno in concessione il tunnel fino al 2050. I mezzi meccanici entrarono invece in azione l'8 gennaio 1959 in Italia e il 30 maggio 1959 in Francia. Il 14 agosto 1962 si ruppe l'ultimo diaframma che separava la Francia dall'Italia.


Il tunnel, che collegava Courmayeur a Chamonix è lungo 11.600 metri (alto 4,35 e largo 8), è per 7.640 metri in territorio francese e il restante in quello italiano. Non è perfettamente piano, ma a dorso d'asino, parte infatti dai 1381 metri in suolo Italiano, giunge al centro a 1395 metri per uscire a 1271 metri.

Il 16 luglio 1965 il Presidente della Repubblica italiano Giuseppe Saragat e quello francese Charles De Gaulle inaugurarono il tunnel "dell'amicizia". Il 19 luglio il tunnel fu aperto al transito.

Oggi il transito è di circa 5000 veicoli al giorno.


Restò il tunnel stradale più lungo del mondo fino al 12 luglio 1980 quando fu aperto il Frejus (12.895 metri). Il 5 settembre 1980 il record fu tolto dal Traforo del San Gottardo (16.910 metri) che lo detenne fino al 2000. Il 27 novembre 2000, con l'inaugurazione del Tunnel di Lardal (Norvegia), lungo 24.510 metri, il record non è stato più superato.

Ecco il sito uffficiale del traforo del Monte Bianco

giovedì 11 luglio 2013

11 luglio 1979, assassinato Giorgio Ambrosoli

Era sera a Milano quando un uomo avvicinò Giorgio Ambrosoli sul suo portone di casa. A freddo gli esplose 4 colpi di una Magnum 357 uccidendolo sul colpo. Quell'uomo era il malavitoso americano William Joseph Aricò, pagato dal banchiere Michele Sindona, per uccidere un avvocato scomodo.


Ma cosa aveva fatto Giorgio Ambrosoli per essere freddato sotto casa? Era, come molti l'hanno definito, un "servitore dello Stato" o "un eroe borghese". Un avvocato di buona famiglia, che accettando il 27 settembre 1974, per conto della Banca d'Italia, di essere nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, aveva inconsapevolmente (ma forse non proprio) firmato la sua condanna a morte.

Ambrosoli mise le mani su una delle vicende italiane più complesse, che coinvolgevano banche italiane, lo IOR, banche americane, la mafia, la politica, la malavita americana e la loggia massonica P2. Egli non volle cedere alle minacce, alle tangenti e alle intimidazioni (a cui nessuno volle dare ascolto). Il giorno dopo della sua morte avrebbe dovuto consegnare la relazione definitiva sul crack finanziario di Sindona.

Ambrosoli fu lasciato solo. Dalla politica e dallo Stato. Al suo funerale  non partecipò nessuna carica dello Stato. Una storia che nel 1991 fu raccontata dal giornalista Corrado Stajano nel suo Un eroe borghese (da cui nel 1995 Michele Placido trasse l'omonimo film)

Dicevo non proprio inconsapevolmente, perchè in una lettera scritta nel 1975 alla moglie, Ambrosoli scrisse "pagherò a molto caro prezzo l'incarico". Nonostante questo portò a termine il suo compito. Un eroe a cui tutti dovremmo essere grati.



Ecco dal sito Libera, un approfondimento sulla storia di Giorgio Ambrosoli
Per approfondire consiglio di leggere anche il libro del figlio Umberto (oggi Consigliere Regionale della Lombardia) Qualunque cosa succede.

martedì 9 luglio 2013

9 luglio 2006, l'Italia vince il suo quarto Mondiale


La sera del 9 luglio 2006 gran parte degli italiani la trascorse incollata ad uno schermo televisivo. Si giocava, alla fine dei Campionati del Mondo di calcio iniziati in Germania il 9 giugno, la finale tra la Francia e l'Italia. L'Italia giunta, inaspettatamente in finale, dopo lo scandalo delle partite truccate, degli arbitri e degli scudetti annullati.

Le cronache, le immagini e i numeri di quella partita, che consegnò la quarta coppa del mondo all'Italia (dopo quelle del 1934, 1938 e 1982), così recenti si trovano ovunque.

Quel che conta è che i protagonisti che tutti ricorderanno furono in realtà due. Zinedine Zidane, autore al 7' del rigore che portò in vantaggio la Francia e Marco Materazzi, autore del pareggio, con un colpo di testa al 19'. Infine al 111', Zidane fu espulso per una testata volontaria proprio a Materazzi.
Ai rigori l'Italia vinse 5 a 3.


Nello stesso giorno: il 9 luglio 2011 nasce il 54° stato africano: il Sud Sudan