mercoledì 9 ottobre 2013

9 ottobre 1967, la fine di Ernesto "Che" Guevara

Il 9 ottobre 1967, in uno sperduto villaggio delle Ande boliviane, La Higuera, finiva a 39 anni la vita di Ernesto Guevara de la Serna, per tutti "El Che". Ferito il giorno prima in uno scontro a fuoco, lasciato agonizzante, mutilato delle mani, fu poi sepolto in un luogo segreto. I suoi resti furono ritrovati solo nel 1997.


Finiva così la vita del rivoluzionario più conosciuto del mondo, destinato a diventare un mito e un simbolo internazionale.

Argentino di Rosario, medico laureato a Buenos Aires nel 1953, Ernesto aveva viaggiato in lungo e in largo per l'America Latina, venendo a contatto con molte delle realtà legate alle condizioni dei contadini sudamericani, che avrebbero caratterizzato il suo pensiero futuro e le sue azioni. 

Dopo essere stato in Guatemala, El Salvador e in Messico, Guevara fu uno degli artefici della rivoluzione cubana che portò nel 1959 Fidel Castro a prendere il potere a Cuba. Fu Ministro della Giustizia di Castro.
Nel 1965, lasciò Cuba e sparì per qualche anno. Si seppe dopo che era stato nell'Ex Congo Belga, attuale Repubblica Democratica del Congo, ad organizzare la ribellione contro Mobutu.
Ritornò, tra la fine del 1966 e il 1967 in Sud America, combattendo in Bolivia.

La storia di Che Guevara è diventata un simbolo della rivoluzione, della coerenza umana e del sacrificio fino alla morte. La storia di un'idealista, di chi ha creduto e combattuto per un mondo diverso. Come per tutti i miti, spesso si finisce per essere acritici o per non vedere errori e distorsioni. Di contro in molti tentano di distruggere il mito.

E' innegabile che il pensiero di Che Guevara (ritrovabile in molti suoi scritti), le sue azioni e la sua tenacia, appartengono ad un uomo, appunto un uomo, che ha anteposto un'idea alla sua vita, fino al punto di sacrificarla.

Ecco una completa biografia di Che Guevara

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