giovedì 17 luglio 2014

17 luglio 1918, giustiziato l'ultimo zar di Russia

« Ammettiamo pure che in questo caso siano state violate molte regole del processo borghese e non sia stato rispettato il tradizionale cerimoniale che nella storia è sempre stato riservato all'esecuzione delle teste coronate. Ma il potere degli operai e dei contadini ha manifestato un eccezionale spirito democratico. Non è stata fatta eccezione per l'assassino di tutte le Russie, che è stato giustiziato al pari di un qualsiasi brigante. Nicola il sanguinario non c'è più. E a buon diritto operai e contadini possono dire ai loro nemici: «Avevate scommesso sulla corona imperiale? Essa è perduta, raccogliete in cambio una testa coronata vuota!».

Con queste parole il 20 luglio, tre giorni dopo l'esecuzione avvenuta a Ekaterinburg il 17 luglio 1918, un giornale locale annunciava l'avvenuta esecuzione di  Nicola II Romanov, ultimo imperatore di Russia (figlio di Alessandro III e di Dagmar di Danimarca), salito al trono nel 1896.


Quel giorno fu giustiziata l'intera famiglia reale: oltre a Nicola II, la moglie, 5 figli, la dama di compagnia, il medico, il cuoco e l'inserviente. I loro corpi vengono sciolti in acido e sepolti in modo da non renderli riconoscibili.
Nicola II aveva abdicato il 15 marzo 1917 in favore del fratello Michail (in realtà mai riconosciuto) e due giorni dopo era stato arrestato. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre l'ex famiglia reale fu affidata alla custodia del Soviet di Ekaterinburg. Gli storici sostengono una dura lotta circa le sorti dei prigionieri, da Mosca Lenin voleva un processo pubblico, mentre le ali più estremiste del Soviet locale voleva l'immediata esecuzione. Il Comitato Centrale tentò anche di prelevare i prigionieri, ma fu bloccato e l'imminente avanzata Cecoslovacca costrinse a stringere i tempi.

I resti dei loro corpi furono ritrovati nel 1990 e a seguito di complesse indagini genetiche furono identificati. Nicola II e la sua famiglia furono riabilitati nel 2008. Secondo molti Nicola II ha pagato scelte compiute da altri e da lui subite.

Nessun commento:

Posta un commento