domenica 24 novembre 2013

24 novembre 1991, la morte di Freddie Mercury


Farrokh Bulsara aveva 45 anni il giorno della sua morte per broncopolmonite. Il giorno prima, l'uomo, conosciuto da tutti come Freddie Mercury, leader dei Queen, aveva annunciato al mondo di essere gravemente malato di AIDS.
Freddie, figlio di una famiglia parsi del Gujarat (India), era nato a Zanzibar, dove aveva trascorso l'infanzia, a 8 anni si era trasferito con la famiglia a Bombay, dove era cresciuto e dove era stato scoperto il suo talento musicale (a quell'epoca si deve anche il nome Freddie). A 18 anni arrivò in Inghilterra.

La storia, umana e musicale, di Freddie si può leggere dalla rete, è stata scritta e approfondita in ogni suo aspetto. Freddie Mercury fu tra i primi artisti vittima dell'AIDS. Una malattie che al tempo (si era nel primo decennio della sua "scoperta") sembrava colpire "solo" la comunità gay e i tossicomani, ma che in breve tempo si sarebbe comportata come qualsiasi malattie infettiva che si rispetti: ovvero avrebbe contagiato il mondo intero (ecco un post sulla situazione mondiale dell'AIDS in occasione della Giornata Mondiale che si celebra ogni 1 dicembre).

Sicuramente una delle più belle ed emozionanti performance di Freddie si ebbe 13 luglio 1985, durante il concerto Live Aid, voluto per aiutare i popoli del Corno d'Africa attanagliati da una delle più gravi siccità e carestie della storia. Vi posto il link - dal mio blog Sancara - su quella giornata dove c'è anche il filmato di Freddie Mercury. Ancora oggi fa venire la pelle d'oca.

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