lunedì 18 marzo 2013

17 marzo 1861, proclamato il Regno d'Italia


Il 17 marzo 1861, fu proclamato il Regno d'Italia. L'unificazione avvenne alla fine delle guerre risorgimentali, che videro in Giuseppe Garibaldi uno degli eroi più acclamati, sostenute dalla dinastia dei Savoia, che guidavano il Regno di Sardegna. Quel giorno Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re d'Italia (regno fino al 1878), mentre il 27 gennaio 1861 si erano svolte le elezioni della Camera (il Senato era di nomina reale) dove avevano votato circa 170 mila persone (solo maschi), delle 410 mila aventi diritto (ovvero il 2% della popolazione che era allora di 22 milioni di persone).

Il primo governo del Regno fu guidato da Camillo Benso conte di Cavour (già presidente del consiglio del Regno di Sardegna). Cavour morì poco dopo, il 6 giugno 1861, lasciando il governo a Bettino Ricasoli.

Il nuovo regno aveva come capitale Torino (poi spostata a Firenze). Nel 1866 il regno annesse il Veneto (con parte del Friuli) e Mantova, mentre nel 1870 annesse Roma (dove fu spostata la capitale) e il Lazio e infine solo nel 1919, a seguito della prima guerra mondiale, anche il Trentino, l'Alto Adige e il Friuli orientale entrarono nel Regno d'Italia.

In questo modo iniziò la storia del nostro paese unito.

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