venerdì 2 agosto 2013

2 agosto 1980, la stazione di Bologna






Sabato 2 agosto 1980, ore 10.25, la sala d'attesa della seconda classe della stazione di Bologna è molto affollata. Per molti dovevano iniziare le vacanze, la fabbriche avevano chiuso. Allora ci si spostava molto di più in treno.

In una valigia, sistemata nei pressi di un muro portante, era contenuto una grande quantità di esplosivo (23 chili complessivi tra tritolo, T4 e gelatinato).

Dopo la scoppio furono 85 i morti e 200 i feriti, tra cui alcuni mutilati per sempre. Una strage che colpì a caso innocenti vittime, bambini, donne, uomini, anziani senza distinzioni. La vittima più piccola, Angela, aveva 3 anni, il più vecchio, Antonio, 86.

A distanza di 33 anni, e una vicenda processuale iniziata nel 1987 e di fatto non ancora conclusa, si hanno poche certezza su chi, mandato da chi e perchè ha commesso un simile crimine.

Tre sono ufficialmente i responsabili materiali della strage (Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, tutti appartenenti all'organizzazione terroristica di estrema destra NAR - Nuclei Armati Rivoluzionari), che si sono sempre dichiarati innocenti.

Vi sono anche altri condannati per depistaggio tra cui Licio Gelli (venerabile maestro della Loggia P2), Francesco Pazienza (ex agente del SISMI) e Pietro Musumeci (ex servizi segreti militari).


Inutile dirlo che la Strage di Bologna (avvenuta, ricordiamolo, a distanza di poco più di un mese di un'altro mistero italiano, Ustica) rappresenta uno dei tanti misteri italiani. Dove terrorismo, apparati deviati dello stato, politica, servizi segreti, logge massoniche e criminalità organizzata (ad esempio il coinvolgimento della banda della Magliana è stato più volte affermato) hanno indirizzato la storia e le scelte del nostro Paese.


Ecco il sito dell'Associazione Vittime della Strage di Bologna, dove si trovano informazioni, immagini e la lunga storia della vicenda giudiziaria

Nessun commento:

Posta un commento