lunedì 10 marzo 2014

10 marzo 1975, nasce Radio Milano International


Quando il 10 marzo 1975 iniziarono a Milano le trasmissioni di Radio Milano International, solo alcuni avevano la consapevolezza che iniziava una nuova era.
Quel giorno infatti, in Via Locatelli 1, in un appartamento del padre, un diplomatico in pensione, di due dei quattro fondatori (i fratelli Piero e Nino Cozzi) iniziarono le trasmissioni della prima radio privata italiana. Assieme ai fratelli Cozzi, vi sono i fratelli Angelo e Rino Borra, che dopo aver acquistato un trasmettitore militare, iniziarono a trasmettere sulla frequenza di 101 mHz (megahertz, in modulazione di frequenza) in un raggio di circa 40 chilometri. Lo fecero con i dischi portati da casa o prestati dagli amici. La loro voce si diffuse sull'etere, la musica uscì dai rigidi palinsesti della RAI e generò molto entusiasmo e tanta curiosità. Già il 14 aprile (a poco più di un mese dalla nascita) la radio venne sequestrata, per poi essere dissequestrata il 24 aprile.

Ecco in questo link alcuni dei titoli dei giornali dell'epoca, in cui si sprecavano parole quali "radio pirata" o "radio clandestina", a sottolineare come da un lato la radio incuriosiva e dall'altra impauriva. Solo un anno dopo, nel 1976, il cantautore milanese Eugenio Finardi (che aveva iniziato a lavorare nelle seconda radio milanese, Radio Milano Centrale) dedicò alla radio una stupenda canzone, inno alle "radio libere", il cui ritornello recitava  "se una radio è libera ma libera veramente  mi piace ancor di più  perché libera la mente ".

Non vi è dubbio che le Radio private hanno accompagnato (e a volte decisamente indirizzato) la crescita culturale e musicale del nostro paese.

Nel corso degli anni sono passati per Radio Milano Internazional personaggi come Claudio Cecchetto, Jerry Scotti e Enrico Bertolino.

Negli anni la radio ha cambiato nomi (oggi si chiama Radio 101, nome assunto nel 1990, dopo essere stata 101 Network e One o One) e nel 2005, in occasione del trentesimo compleanno, i fratelli Borra hanno ceduto alla Mondadori (oggi Mediaset), la radio in forte crisi economica.

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