martedì 12 novembre 2013

12 novembre 2003, la strage di Nassiriya

Erano le 8.40 in Italia (le 10.40 in Iraq), quando un camion cisterna, seguito da due auto cariche di esplosivo, con a bordo complessivamente quattro uomini si avvicinò minacciosamente al cancello della base dei carabinieri di Nasiriyya. Secondo una ricostruzione, il carabiniere di guardia al cancello intuì il pericolo e sparò, uccidendoli, ai due occupanti del camion. Questa operazione rallentò la velocità del camion, e l'esplosione avvenne non dentro la caserma, ma sul cancello. 


Il bilancio fu drammatico. Ventotto persone (28) lasciarono la loro vita quel giorno in Iraq. Nove iracheni e 19 italiani. Tra gli italiani vi erano 17 carabinieri e due civili: un cooperante e il regista Stefano Rolla, in Iraq per girare un film. Oltre 20 i feriti.

L'attentato sconvolse l'Italia. I Carabinieri arrivati in Iraq il 15 luglio 2003 con l'Operazione Antica Babilonia (che durerà fino al dicembre 2006), avevano -almeno questo era scritto nei documenti ufficiali - compiti di peacekeeping e di aiuto alla ricostruzione del Paese (la guerra, sempre secondo le carte, era ufficialmente finita nel maggio 2003).

Lo sconforto fu quello di trovarsi al centro di una guerra,e non, come molti avevano fatto credere, in una missione di pace.






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